Titolo: Anna
Autore: Niccolò Ammaniti
Editore: Einaudi
Pagine: 280 pp.
Pezzo: 19 euro
“Alla fine non conta quanto dura la vita, ma come la vivi. Se la vivi bene, tutta intera, una vita corta vale quanto una lunga”.
"Bisogna andare avanti, senza guardarsi indietro, perchè l'energia che ci pervade non possiamo controllarla e anche disperati, menomati, ciechi, continuiamo a nutrirci, a dormire, a nuotare contrastando il gorgo che ci tira giù".
Siamo in Sicilia, nel 2020 o, meglio, in un futuro senza futuro dove quasi tutti gli adulti sono stati colpiti e uccisi da un terribile virus chiamato “La Rossa”. Solo alcuni bambini e preadolescenti sono riusciti a sopravvivere, ma il loro destino è segnato e neanche loro andranno oltre l'età dello sviluppo. Una situazione post-apocalittica in cui Anna e il suo fratellino Astor cercano di sopravvivere continuando a lottare quotidianamente contro altri ragazzini che, per fame e disperazione, si sono trasformati in assatanati.

Dei suoi genitori è rimasto solo il "quaderno delle cose importanti", scritto dalla mamma di Anna.
La missione dei due fratellini è raggiungere lo stretto di Messina e lasciare l'isola perché forse fuori, nel continente, c’è una cura. Per questo intraprendono un lungo viaggio da Castellammare a Messina, attraverso viadotti autostradali deserti, tra capannoni e centri commerciali marciti e tra i veleni e i palazzi devastati dai saccheggi.
Finché lo raggiungono veramente il mare, con il suo sciabordio e con il suo richiamo simile a quello di un ventre materno cui potersi affidare.
Perché vivere è andare avanti senza guardarsi indietro.
Una scrittura potente e tumultuosa quella di Ammaniti, che si contraddistingue proprio per la sporca schiettezza con cui riesce a intrecciare le storie più inverosimili partendo dai contesti più ordinari, anche se il crudo realismo delle descrizioni a volte spaventa e indispone. Così come affascina.
Senza contare che Anna è la prima protagonista donna dello scrittore, che in questo libro ha cercato appunto di raccontare il mondo adottando un punto di vista femminile: "Era come se qualcuno la osservasse dall'alto e scrivesse la sua storia inventando modi sempre più crudeli per farla soffrire. La metteva alla prova per vedere quando avrebbe mollato...", ha spiegato Ammaniti in un'intervista.
E infatti Anna è una donna forte, tenace, senza paura, una sorta di principessa guerriera, di quelle che oggi vanno tanto di moda, anche se poco riflessiva, perché "la vita è più forte di tutto".
Un romanzo di formazione che richiama molta letteratura young adult, dal Signore delle mosche di Golding, a Salinger, così come anche Dickens. Ma anche un lungo racconto pieno di avventure, che ha il pregio di riuscire a farti immergere subito in una realtà diversa, completamente.
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