Ha solo trentotto anni Robert Eggers, il regista di The Northman alla sua prima grande produzione con Universal, dopo The Witch e The Lighthouse, e avete presente quegli affreschi giganteschi curati in ogni minimo dettaglio? Beh, questo film è proprio così, un dramma dagli echi shakespeariani: violenza, vendetta, amore, tradimento e redenzione, e poi ancora madri degeneri, streghe, destino, un corvo dai tre occhi.
Tutti elementi che si intrecciano con la storia del protagonista Amleth (Alexander Skarsgård), che fugge a fronye del fratricidio perpetrato dal mezzosangue Fjölnir ai danni del re Aurvandill (Ethan Hawke), per poi tornare a cercare vendetta e riconquistare il trono, con l’aiuto di Olga, una donna slava ridotta in schiavitù interpretata da Anya Taylor-Joy.La regina madre è Nicole Kidman, ma - attenzione attezione! - nel cast c'è anche Bjork in versione veggente, anche perché a scrivere il film con Eggers è stato suo marito Sjon.
E ora i pro e i conto:
PRO
- Splendida ambientazione naturale (Islanda)
- L’incredibile ricostruzione scenografica
- Incursione del cinema contemporaneo nella mitologia
- Tentativo di Eggers e dello scrittore e poeta islandese Sjon di fondere nello script una dimensione epica avventurosa più classica con quella più mistery horror
- Ossessione del regista per la verosimiglianza fino ai minimi dettagli
- The Northman riflette quello che c'è nella testa dei suoi personaggi, quindi la credenza agli dei nordici, al destino manifesto, alle leggende e agli oggetti magici
CONTRO
Può diventare un papabile appoggio per le destre di tutto il mondo, con le loro teorie su sangue, patria ed onore
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