«Siamo tutte sole», disse la padrona di casa parafrasando la famosa frase di mia madre: «Nasciamo sole e moriamo sole».
Titolo originale: Roma
Genere: Drammatico
Regia: Alfonso Cuarón
Attori principali: Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Marco Graf, Daniela Demesa, Diego Cortina Autrey
Anno e paese di produzione: Messico, USA, 2018
Durata: 135 minuti
Uscita al cinema: lunedì 3, 4 e 5 dicembre 2018
Distribuzione: Cineteca di Bologna
Il consiglio è: correte al cinema per non perdervi la possibilità di vedere l’ultimo capolavoro di Cuarón sul grande schermo. Avete tempo fino al 5 dicembre (anche se il Cinema Beltrade di Milano ha aggiornato la programmazione proponendolo fino all'11 dicembre), poi, dal 14, Roma sarà disponibile su Netflix. Ma non sarà sicuramente la stessa cosa.
Perché?
Perché un film girato in bianco e nero in 65 millimetri ha bisogno del buio della sala per essere gustato appieno. Perché le coraggiose sale indipendenti che hanno deciso di proiettare “Roma” sono state minacciate di rappresaglie e ritorsioni. Perché, dopo il gran rifiuto di Cannes, che ha escluso i film prodotti dalle piattaforme (tra cui quello dei fratelli Coen), Roma è riuscito comunque a trionfare all’ultima Mostra di Venezia.
E, se tutto questo non bastasse, perché Roma è un film di una straziante bellezza, il ritratto di una famiglia durante gli Anni Settanta a Città del Messico.
Una storia all’interno della storia, dal macro, al micro: in una stagione di profonda instabilità politico-economica in cui le tensioni sociali non tardano a farsi sentire, Cleo si occupa di accudire con amore e devozione, 24 ore su 24 no stop, marito, moglie, nonna, quattro figli + un cane, in una famiglia benestante in cui presta servizio come domestica tuttofare.
E in un bellissimo bianco e nero, Cuarón racconta la solitudine e la dignità umana profonda di questa donna, la sua quieta implosione che la porta a sorprendersi di quanto giocare a "fare finta di essere morta" sia sorprendentemente piacevole, un po’ come cantava Bjork:
I play dead,It stops the hurtingI play deadAnd the hurting stops.
E se anche voi vi chiedete, così come ho fatto io, cosa c’entra Roma con tutto questo, Beh, eccovi la soluzione: Roma è un quartiere medioborghese di Città del Messico.
Critica perfetta. Complimenti
RispondiEliminaLa maggior parte dei film https://filmpertutti.cloud/ sui bambini sono davvero la pena l'attenzione per una persona per imparare l'amore
RispondiEliminaHello mate, great blog
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