"Un giorno cadremo e verseremo lacrime. E capiremo tutto, ogni cosa."
Complesso e poderoso.
Pura poesia visiva. Immagini a metà tra la grazie e il nulla.
Una danza degli spiriti su uno sfondo siderale, fra luce e tenebra, creazione e distruzione, grazia e natura.
Lo schermo nasconde un mondo mai visto prima, vivo e grandioso.
Dietro la storia del singolo c’è la vera combustione del mondo e dietro la vera combustione del mondo c’è un creatore con cui bisogna fare i conti, un Dio prepotente che esige sacrifici.
Poi, la Rabbia, con la Erre maiuscola, di chi guarda le cose succedere senza riuscire a coglierne il senso.
La trama? Non so se si può definire così. Il film somiglia più a un ritratto di famiglia, di una famiglia texana in particolare, gli O’Brien: un padre tradizionalista e molto esigente (Brad Pitt), una madre dolcissima e piena di attenzioni (Jessica Chastain), e i loro tre figli. La loro storia viene rivissuta dal rancoroso Jack, figlio maggiore diventato adulto (Sean Penn) e viene dispersa nel corso della vita, dall’origine del mondo (dinosauri inclusi) ad oggi.
Un capolavoro. Un opera geniale e urlante. Che disorienta.
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