venerdì 23 aprile 2010

L'ALBERO DELLE LATTINE




“L’ASPETTO PiÚ CORAGGIOSO DEGLI UOMINI É CHE CONTINUANO A VOLER BENE A CREATURE MORTALI ANCHE DOPO AVER SCOPERTO CHE ESISTE LA MORTE”


Parla dI morte, quella fisica ma anche quella emotiva, ma non è triste. L'ultimo romanzo della vincitrice del premio Pulitzer Anne Tyler (nella foto a sinistra), The Tin can Tree, ovvero L'albero delle lattine, edito da Guanda, esplora con delicateza e con stile sfolgorante

il dolore universale provato dalla piccola gente comune, con tutti gli annessi e connessi.

Janie Rose, la figlia minore dei Pike, muore a soli sei anni a causa di una banale caduta da un trattore. La vita della casa trifamiliare dal tetto di latta che ospita la sua famiglia e i vicini viene inevitabilmente alterata e sconvolta da questo evento.

Gli equilibri, costruiti faticosamente prima di allora, vengono improvvisamente alternati, trasformando la vita corale in un insieme di cupi microcosmi scombussolati, dove esistenze emotivamente paralizzate reagiscono al dolore ognuno a proprio modo. C’è chi vaga alla ricerca di attenzioni, come Simon, il fratello maggiore di Janie Rose, che ha la sensazione di essere diventato improvvisamente invisibile agli occhi di tutti, o come Joan, che reclama più attenzioni da James che invece le concentra sul fratello Ansel, ipocondriaco, che a sua volta è terrorizzato dal fatto che se dovesse morire nessuno se ne accorgerebbe e nessuno piangerebbe la sua morte. C’è chi tenta la fuga, una fuga mentale come quella di Ansel, una fuga fallita come quella di Joan, una fuga riuscita come quella di Simon, la fuga dal passato di James, la fuga nel silenzio e nella paralisi della Signora Pike, la fuga nel lavoro del Signor Pike.

Il tutto condito con un’attenzione minuziosa e quasi fotografica ai dettagli in cui nessun particolare sfugge alla descrizione. Come finisce? E’ proprio questo il problema…..in realtà non finisce. Dolorosa manchevolezza.

DETTAGLI TECNICI:

Titolo: L'albero delle lattine

Titolo originale: The Tin Can Tree

Genere: Narrativa Straniera

Autore: Anne Tyler

Traduzione: Laura Pignatti

Editore: Guanda

Anno di pubblicazione: 2010

Collana: Narratori della Fenice

Informazioni: pg. 250

Codice EAN: 9788860887719

Prezzo di copertina: € 16,00

COMMENTI:

"Quando esce un nuovo romanzo di Anne Tyler bisogna lasciar perdere tutto e comprarlo subito. E naturalmente leggerlo." [Nick Hornby]

"Una prosa che ci emoziona e ci incanta. Ogni volta." [D di Repubblica]

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Siamo nella Milano dei giorni nostri, in quella zona periferica che da Greco conduce a Sesto San Giovanni. In un autobus dell'ATM, un autista, ormai stanco del suo lavoro, deve affrontare una baby gang che spaventa i suoi passeggeri. Si chiama Bruno ed è uno dei tanti laureati insoddisfatti costretti a fare un lavoro diverso da quello da cui ambivano: voleva fare il giornalista e invece guida l'autobus nella periferia di Milano. Ma non gli dispiace e non si lamenta. E' contento lo stesso: è il re del suo autobus e i suoi passeggeri sono solo spunti interessanti per i racconti che scrive. Li osserva dallo specchietto retrovisore, giorno dopo giorno, li vede invecchiare, li vede quando sono appena svegli e quando tornano dal lavoro stanchi morti, e passa il tempo ad immaginarsi la loro vita. Finché nella sua vita irrompe Margherita, con la sua vita sregolata, con i suoi problemi di memoria, con i suoi segreti. E tutto cambia. Fuori e dentro di lui.