Autore: Peter Cameron
Editore: Adelphi
Pagine: pp. 206
Isbn: 9788845921810
Genere: Letteratura nordamericana
Prezzo: € 17,50
«Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché»
“Avrei tanto voluto che la giornata fosse tutta come la colazione, quando le persone sono ancora sintonizzate sui loro sogni e non è previsto che debbano affrontare il mondo esterno. Mi sono reso conto che io sono sempre così; per me non arriva mai il momento in cui, dopo una tazza di caffè o una doccia, mi sento improvvisamente pieno di vita, sveglio e in sintonia col mondo. Se si fosse sempre a colazione, io sarei a posto.”
James, diciottenne New Yorkese annoiato e in cerca di solitudine, vive a Manhattan lavorando nella galleria d'arte contemporanea della madre, appena uscita frastornata dal suo terzo matrimonio fallito.
Non intende frequentare la Brown University, a cui si e' iscritto, ne' le altre università, terrorizzato all'idea di trascorrere tutto quel tempo accanto agli inutili coetanei con cui non ha niente da condividere: il suo unico desiderio e' invece trovare un'antica dimora nel Midwest e dedicarsi alla lettura ed essere dimenticato, rimanendo finalmente solo con Mirò, il cane "che si crede umano e osserva con bonaria condiscendenza le semplici maniere animali degli altri cani”.
Gli unici veri punti di contatto con il mondo esterno, oltre a Miro', rimangono la dottoressa Adler, (la sua psicoanalista), John,e Nanette, la nonna materna che abita in una villetta stile Tudor ad Hartsdale.
Insomma, un romanzo carino di Peter Cameron, da cui è stato tratto recentemente anche un film, anche se, francamente, non convince: mi aspettavo di più.
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