La sera dell’Epifania del 1966, da un treno che da Sondrio arriva a Bellano, scende un Pianista. E’ il protagonista di Pianoforte vendesi, l’ultimo romanzo (o meglio “racconto lungo”) di Andrea Vitali, pubblicato qualche mese fa dalla Garzanti.
A onor del vero, non si tratta di un pianista nel senso stretto del termine: non suona nessuno strumento, piuttosto usa le sue dita lunghe e affusolate per sfilale portafogli e oggetti vari dalle tasche e dalle case di tanti malcapitati.
Arriva a Bellano intorno all’ora di cena, dove, come previsto, trova una cittadina avvolta nell’atmosfera di sospensione che caratterizza la festa paesana dell’Epifania, una situazione che ben si adatta alla sua fruttuosa professione di ladro. Ad attirarlo in quel posto, infatti, è stata proprio la processione dei Re Magi, con l’implicita conseguente e allettante prospettiva che essa portava con sé: avrebbe di certo trovato strade affollate, case vuote e auto incustodite. Insomma,per il nostro c’era proprio di che sbizzarrirsi
Ed è proprio a questo punto che ha inizio la singolare avventura del protagonista: visto che fa freddo, il cielo è cupo e che deve attendere l’ora giusta per entrare in azione, occupa quello spazio di tempo abbuffandosi di trippa al sugo e vino rosso. Ma l’ora giusta non arriva mai: la buona riuscita della serata è compromessa dalla neve che inizia a scendere copiosa. La processione è annullata e la gente abbandona le strade per rintanarsi nelle proprie case.
Il pianista ha fallito del tutto. E’ allora che si ricorda di un cartello visto per strada, durante il suo giro di ricognizione, attaccato ad un portone socchiuso.”Pianoforte vendesi”, diceva.
Attirato da quelle parole, l’uomo ritorna davanti a quella casa, sale le scale e cerca di aprire una porta. E’ aperta, ma lì dentro non c’è nulla da rubare. In compenso c’è una vecchia che lo trattiene con le sue ciancie.
Da lì in poi, in quella notte infinita in cui le anime dei morti tornano a festeggiare insieme ai vivi, accadranno cose strane velate di mistero che non sto qui io ora a raccontarvi…….Leggetelo! (E’ carino, è corto, più che un romanzo è un racconto gotico originale della buona notte per bambini cresciuti!
And I like It!!
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