lunedì 19 ottobre 2009

MARINA di Carlos Ruiz Zafón


Un libro in cui perdersi per qualche giorno, senza possibilità di chiuderlo prima di aver letto il finale? Per esempio, Marina, uno dei primi romanzi scritti da Carlos Ruiz Zafón e uno degli ultimi a essere stati pubblicati. Un condensato di mistero, magia, fantasia, coraggio e fascino.

Come suggerisce lo stesso Carlos Ruiz Zafón, tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima. È per questo che il giovane Oscar Drai, un sedicenne con poca voglia di studiare, verso la fine dell’autunno 1979, viene spinto dall’amore nutrito verso il Mistero nel dedalo di vie che lo porta sin nei meandri più oscuri di una Barcellona piena di segreti e misteri. Un’avventura in cui non è solo: insieme a lui c’è Marina, un’enigmatica coetanea che incontra in una delle sue perlustrazioni. È per lei e per portare alla luce i misteri legati alla sua famiglia che Oscar fugge dal detestato collegio, una fuga che simboleggia chiaramente il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Insieme, uniti da un grande amore-dolore, inseguendo una farfalla nera che ritorna in tutto il libro come simbolo di una vecchia azienda, cercheranno di riportare a galla le verità riguardanti la scomparsa di Michail Kolvenik e di sua moglie Eva Irinova

Un’avventura sensazionale da leggere tutta d’un fiato in cui il lettore viene risucchiato in una Barcellona gotica, perché Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto e perché A volte le cose reali succedono solo nell’immaginazione.

Concludo con un'altra citazione di Zafón: Adesso conoscete la verità. Imparate a dimenticarla.

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"PELLE" di Erica Zanin

"PELLE" di Erica Zanin
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"PELLE", il mio primo romanzo che consiglio a tutti!

Siamo nella Milano dei giorni nostri, in quella zona periferica che da Greco conduce a Sesto San Giovanni. In un autobus dell'ATM, un autista, ormai stanco del suo lavoro, deve affrontare una baby gang che spaventa i suoi passeggeri. Si chiama Bruno ed è uno dei tanti laureati insoddisfatti costretti a fare un lavoro diverso da quello da cui ambivano: voleva fare il giornalista e invece guida l'autobus nella periferia di Milano. Ma non gli dispiace e non si lamenta. E' contento lo stesso: è il re del suo autobus e i suoi passeggeri sono solo spunti interessanti per i racconti che scrive. Li osserva dallo specchietto retrovisore, giorno dopo giorno, li vede invecchiare, li vede quando sono appena svegli e quando tornano dal lavoro stanchi morti, e passa il tempo ad immaginarsi la loro vita. Finché nella sua vita irrompe Margherita, con la sua vita sregolata, con i suoi problemi di memoria, con i suoi segreti. E tutto cambia. Fuori e dentro di lui.